Nella mia lunga esperienza di giornalista e scrittore ho avuto modo di accumulare numerose esperienze sia nel campo dell’editoria tradizionale che digitale.
Come tutti gli aspiranti scrittori, anch’io all’inizio della mia carriera ho faticato molto per trovare un editore disposto a pubblicare i miei scritti. Solo per un caso del tutto fortuito sono riuscito a rompere il ghiaccio con un editore minore e così nell’arco di 20 anni dal mio esordio ho pubblicato una dozzina di libri con l’editoria tradizionale e una cinquantina in self publishing.
A quei tempi, avrei pagato profumatamente un consulente o un agente letterario che mi indicasse la strada da percorrere ma purtroppo ho dovuto fare sempre tutto da solo perché allora non esisteva la rete e il mestiere si doveva imparare sul campo senza l’ausilio di tutorial o guide teoriche e pratiche che invece adesso abbondano online.
Naturalmente ho giocato anche la carta delle case editrici leader nel settore ma nulla da fare. E’ difficile entrare nelle loro grazie. Le motivazioni sono molteplici e le ho più volte esposte nel mio Blog Professione Scrittore al quale rimando per approfondimenti.
In questo capitolo quindi vi parlerò di come pubblicare un libro in rete per cercare di venderlo e possibilmente farlo diventare un best seller.
La prima domanda che ci dobbiamo porre è la seguente: “Mi conviene dedicare del tempo alla ricerca di un editore disposto a pubblicare il mio libro?”.
Io rispondo: “DIPENDE”!
Se siete convinti di avere in mano un libro straordinario, una storia avvincente, un romanzo strepitoso sul genere di Twilight o Harry Potter o se avete scritto un saggio/inchiesta che tratta di argomenti inediti ed esclusivi, la risposta è senz’altro SI, vale la pena tentare.
Ma quand’anche una casa editrice minore prendesse in considerazione la vostra proposta editoriale dovete chiedervi: “Quanto guadagnerò se cedo i diritti d’autore del mio libro?”.
Sappiate che le case editrici tradizionali, non pagano più del 15% sul prezzo di copertina agli scrittori esordienti. Tanto per darvi un’idea, al sottoscritto è stato proposto un contratto editoriale con una percentuale del 5% sul prezzo finale dopo otto anni di collaborazione continuativa con la stessa casa editrice. Veramente una miseria.
Ma anche nel caso che le vostre royalties arrivino a percentuali più alte, ad esempio il 15%, voi incassereste solo 1,5 euro per un libro che al pubblico costa 15,00 euro e che magari fatica a vendere perché l’editore con il quale avete preso accordi non ha una distribuzione capillare e non lo promuove come dovrebbe.
Ritengo quindi che valga la pena accettare solo le proposte di case editrici leader nel settore, magari orientate per ciò che riguarda il target al genere del libro che avete scritto e che possano garantirvi una buona distribuzione e un minimo di promozione.
E’ vero, anche l’autore si deve dare da fare a promuovere il più possibile il suo libro ma non dimenticate che in caso di contratto editoriale con una casa editrice tradizionale, questo compito spetterebbe all’editore e non all’autore.
Io credo che certi giornalisti e scrittori, soprattutto se sono all’inizio, subiscono maggiori “angherie” dal punto di vista economico e tanto per citare il testo di un grande cantautore come Rino Gaetano, è proprio vero che nel nostro settore “esistono ancora gli sfruttati, i malpagati e i frustrati”.
Mi sapreste dire come avrebbero potuto diventare leader nel proprio settore le grandi case editrici che tutti noi conosciamo se non avessero avuto la possibilità di pubblicare i libri di quegli scrittori che poi hanno avuto la fortuna di vendere milioni di copie grazie ai loro capolavori? Se non esistessero gli scrittori non esisterebbero nemmeno le case editrici!
E allora mi chiedo: “perché gli autori devono guadagnare così poco?”. Le case editrici vi risponderanno che il 60% viene assorbito solo dalla distribuzione, il rimanente 40% è da spartire tra le spese di stampa, l’autore e la quasi inesistente promozione. Quindi, anche nel caso di un autore esordiente, direi che un 15% è proprio il minimo sindacale. Ma questo è solo il mio pensiero.
Oggi però voglio parlarvi di come costruire una vostra carriera come scrittori cercando di guadagnare molto, ma molto di più rispetto a quanto otterreste firmando un contratto con una casa editrice tradizionale in qualità di emergenti. Sto parlando di guadagni che possono superare anche il 60% del prezzo esposto al pubblico.
In questo capitolo vi parlerò di come pubblicare e distribuire il vostro libro e commercializzarlo in rete.
La prima cosa che dovete fare prima di dare l’avvio al processo di auto-pubblicazione è quella di accertarvi di avere in mano un prodotto qualitativo, sia dal punto di vista tematico, sia da quello puramente tecnico.
Vi elenco nell’ordine i punti a cui dovete dedicare maggiore attenzione e un lungo e meticoloso lavoro di editing:
Rileggere la prima stesura del libro e scriverne una seconda
Rileggere la seconda stesura libro e lavorare sull’editing (correzione di refusi, errori grammaticali e di sintassi, di tabulazione, ecc.)
Curare il layout dell’impaginazione e fare in modo che il prodotto finale sia un testo facile da leggere, ben organizzato dal punto di vista delle tabelle, delle immagini, delle note a piè di pagina, delle citazioni. Ricordate che un libro mal impaginato, non è destinato a vendere molte copie
Realizzare una copertina efficace in cui sia ben evidente il tema trattato (per questo ci sono ottimi servizi di grafica in rete. Possiamo segnalarvi quello offerto dal Blog Professione Scrittore, il quale è nato proprio con l’intento di aiutare e supportare gli scrittori emergenti)
Stampare una copia di prova per controllare dimensioni di titoli, sottotitoli, corpo del testo, interrigo, disposizione delle immagini, rapporti di grandezza, numerazione delle pagine, ecc.). Vi consiglio la piattaforma Lulu che pur stampando in America, propone prezzi veramente eccezionali
Correggere eventuali errori ed inesattezze e appoggiarvi a specifiche piattaforme per pubblicare sia l’edizione in carta stampata (brossura o cartonato cucito) che quella e-book. Le migliori sono la già citata Lulu Enterprise America (con qualche riserva se volete distribuire con loro nei principali Store online, perché dovrete fare attenzione alla parte fiscale. Se siete cittadini italiani o comunque non residenti negli Stati Uniti potreste essere soggetti alla doppia tassazione (sia in Italia che negli Stati Uniti). Ma questo problema può essere facilmente superato se presenterete l’opportuna documentazione che vi permette di essere tassati solo nel vostro paese di residenza.
Il mio consiglio è quello di utilizzare una piattaforma come Lulu per distribuire il vostro libro cartaceo in tutto il mondo (e non sugli altri Store) e di utilizzarne un’altra per editare l’edizione e-book (ad esempio Il mio Libro o Simplicissimus book farm).
Dopo aver pubblicato il vostro libro dovete pensare alla promozione. Il minimo che potete fare è scrivere o farvi scrivere un comunicato stampa o una recensione e pubblicarla sui Social network o nei siti di Article marketing o nei Blog che trattano di “scrittura”.
A questa azione promozionale potete abbinare anche la produzione di un Booktrailer video e audio da diffondere su siti come Youtube e Vimeo.
Questi in sintesi i passi che uno scrittore esordiente dovrebbe fare per pubblicare un libro in rete. Ma attenzione, le azioni promozionali devono essere abbastanza continuative e riguardare sia quelle online che offline (cioè quelle che vengono fatte all’esterno, per esempio spedendo dei comunicati stampa ai quotidiani locali, oppure facendovi invitare come ospite in una radio o in una televisione per parlare dell’uscita del vostro libro).
C’è un’altra aspetto che vale la pena di considerare dopo l’uscita del libro in e-book e cartaceo: l’audio-libro, cioè la versione audio del vostro lavoro.
Tantissime persone non hanno il tempo di dedicare molto spazio alla lettura e quindi l’audio-book è un’idea grandiosa perché lo possono ascoltare durante i vari spostamenti, ad esempio mentre vanno al lavoro o a scuola o mentre viaggiano su un treno o si trovano in vacanza su una spiaggia esotica.
Se volete avere maggiori informazioni su questa nuova forma di editoria collegatevi a questa pagina per avere tutte le informazioni su cosa sono e come vengono creati gli audio-libri.
Bene, mi fermo qui perché mi sono accorto che avevo promesso di scrivere un articolo di una cartella e invece mi accorgo che ne ho fatte tre.
A tutti voi un grande in bocca al lupo per il vostro libro e se avete bisogno di consigli e dritte o di qualche lavoro personalizzato mi trovate sul mio Blog “Professione Scrittore”.