In questo articolo vorrei parlare di un argomento che potrebbe sembrare marginale nella carriera professionale di uno scrittore ma che invece è di fondamentale importanza.
Le osservazioni che presento, sono applicabili sia a chi scrive romanzi che a chi si occupa di pubblicazioni scientifiche, saggistica, cronaca, ecc.
Lo scrittore, a mio giudizio, dovrebbe essere dotato di taccuino per gli appunti per scrivere all’occorrenza idee e intuizioni che vengono alla mente nei momenti più imprevisti.
Nella mia esperienza mi è capitato più volte di avere un’idea buona su un determinato argomento e di non trascriverla se non nella mia testa. Ebbene quest’idea, dopo qualche giorno, è svanita e non sono più riuscito a rintracciarla nei meandri della mia mente.
Forse, se avessi preso nota con un breve testo scritto, l’idea in questione avrebbe potuto svilupparsi in un grande racconto, in un interessante saggio storico! E invece puff… tutto sparito. Non è rimasto nulla.
Mi è anche capitato di sognare le vicende di alcuni personaggi che sarebbero potuti diventare oggetto di una trama. Ed anche in questo caso nessun appunto mi ha permesso di ricordare quello che avevo sognato. Quella volta mi dispiacque molto perché, per quel poco che ricordo, era davvero una bella storia.
Pazienza, dopo alcuni errori commessi a mio discapito, ho imparato a non staccarmi dal mio blocco e dalla mia penna ed in mancanza di questi, dal mio telefonino. Se sono fuori casa di solito mi spedisco delle mail ad un altro mio indirizzo di posta elettronica, oppure prendo nota delle mie impressioni o delle cose immaginate in un breve file “doc”.
Se non volete perdervi nemmeno un’idea… attrezzatevi di agendina e penna e scrivete tutto quello che vi viene in mente. Chissà che un giorno non arrivi la “folgorazione” che vi permetterà di scrivere un romanzo da milioni di copie!