In questo post vogliamo proporvi un estratto dell’e-book di Giuseppe Amico dal titolo “Guida al franchising”, pubblicato dalla Bruno Editore di Roma. Un manuale ricco di consigli e suggerimenti dell’esperto per scegliere autonomamente tra le varie proposte in affiliazione i migliori marchi e network in franchising. Nell’e-book anche le metodologie per organizzare l’inaugurazione e il lancio della nuova attività e alcuni preziosi consigli per impostare un’efficace piano di marketing per farsi conoscere presso la clientela del vostro mercato di riferimento. Per scaricare l’introduzione, l’indice e il 1° capitolo vai su: www.lulu.com/content/10243835
Guida al Franchising – Scegliere e Avviare un’Attività in Affiliazione
Quando decidiamo di aprire un’attività in proprio, magari affiliandoci a un network, dobbiamo sapere che ciascun marchio offre ai propri affiliati servizi e condizioni diverse a seconda del settore e del mercato in cui operiamo. La nostra scelta deve quindi tenere in considerazione una vasta gamma di informazioni di natura commerciale, finanziaria, strategica e operativa. Tali informazioni devono essere valutate con attenzione a seconda della tipologia del negozio o dell’attività che desideriamo realizzare. Esiste un gran numero di formule di affiliazione in franchising. Vediamole in una rapida sintesi per poi analizzarle dettagliatamente una per una:
Formula di affiliazione istituzionale: generalmente prevede il versamento di una fee di ingresso (diritto di entrata), il pagamento di royalties (in genere sul fatturato, ma può trattarsi anche di un canone fisso mensile a cui qualche volta viene aggiunto un conguaglio annuale) e, talvolta, l’obbligo di partecipare alle spese per la pubblicità nazionale o locale su riviste specializzate, giornali, radio, televisione ecc.
Guida al Franchising – Scegliere e Avviare un’Attività in Affiliazione
Questa formula, più onerosa e rigida rispetto alle altre, vincola l’affiliato all’uso delle insegnee dei supporti indicati dal franchising, come ad esempio il marchio, i colori, il tipo di arredamento e d’impostazione del negozio, la modulistica; tali strumenti, devono rispondere a determinati standard stabiliti dal franchisor in relazione alla mission aziendale, cioè l’obiettivo commerciale che si desidera raggiungere. Nella maggior parte dei casi, il network al quale ci si affilia vincola il franchisee ad acquistare la merce nel magazzino del franchisor a prezzi scontati, per poi rivenderla con gli adeguati ricarichi nel punto vendita locale. A questo proposito mi vengono in mente i franchising di tipo alimentare quali gelaterie, pasticcerie, fast food, ma questa formula è diffusa anche in altri comparti commerciali (abbigliamento, calzature, accessori per la casa ecc.).
Formula di affiliazione in compartecipazione: prevede l’adeguamento dell’attività nascente agli standard del franchisor, il quale provvede, oltre che alla formazione degli affiliati, anche all’allestimento del punto vendita e lo rifornisce della merce che poi sarà proposta ai futuri clienti. Questa formula prevede generalmente una fee d’ingresso, che include anche l’arredamento e la dotazione di tutti gli strumenti necessari (computer, software, registratori di cassa, vetrine, espositori ecc.) per l’esercizio dell’attività. Al franchisee, che comunque si deve accollare le spese di gestione (affitto dei locali, utenze, dipendenti, contabilità, ecc.), è riconosciuta una percentuale sulle vendite con la formula degli acconti mensili e dei conguagli annuali a seconda del venduto. È il caso utilizzato per attività come agenzie di viaggio, immobiliari e servizi in genere.
Formula di affiliazione easy (o jeans): l’affiliato ha maggiore libertà decisionale ed è vincolato solo dal marchio e dalla scelta di alcuni fornitori preferenziali suggeriti dall’ufficio commerciale dell’affiliante. Qui l’affiliato non è obbligato ad assumere in toto le strategie della sede centrale e mantiene una certa autonomia sia a livello strategico che commerciale. Prevede comunque sempre una fee d’ingresso e il versamento di royalties mensili o periodiche.
SEGRETO n. 1: le formule di franchising comprendono tutte una fee d’ingresso, la formazione professionale e il versamento di royalties periodiche. Alcune anche l’acquisto di merci presso i magazzini del network e la partecipazione a spese di comunicazione e marketing.
Tutte le formule di franchising prevedono comunque un periodo più o meno lungo di formazione, in cui gli affiliati apprendono il know-how e le strategie di vendita dei prodotti o dei servizi loro offerti dalla catena di distribuzione. I corsi di formazione sono qualche volta a pagamento, ma spesso sono inclusi nel diritto d’ingresso.Tra le varie formule di franchising possiamo includere anche l’affitto d’azienda proposto dai centri commerciali. Spesso queste strutture non affittano i negozi con il consueto contratto di locazione (di norma 6+6), ma il ramo d’azienda, che include anche la licenza al commercio.L’impegno per il commerciante è oneroso perché i contratti di questo tipo richiedono l’osservanza di regole specifiche, soprattutto per ciò che riguarda l’orario di apertura (per lo più continuato e anche nei giorni festivi) e il versamento di spese condominiali e servizi comuni (allestimento del centro per le festività, pulizia, vigilanza, riscaldamento, pubblicità ecc.), talvolta onerosi dal punto di vista economico.Quest’ultima soluzione generalmente prevede anche il versamento di una percentuale sul fatturato (tra il 3% e il 5%), da calcolarsi alla fine dell’anno come conguaglio. Tale formula è piuttosto impegnativa per l’imprenditore, che deve necessariamente dotarsi di collaboratori e dipendenti per la rotazione su turni, visto che il negozio è obbligato a restare aperto con orario continuato, anche durante i giorni festivi.
SEGRETO n. 2: l’accordo di affiliazione in franchising è regolato da norme standard predefinite dal franchisor, che a fronte di determinati servizi e strategie di vendita offerti all’affiliato percepisce delle royalties sul fatturato.
Raccomandiamo ai lettori interessati a formule di affiliazione in franchising di leggere attentamente le clausole dei contratti proposti, perché alcuni network personalizzano i propri contratti con aggiunte non sempre trasparenti. La richiesta di consulenza presso lo studio legale di un avvocato non sembra fuori luogo e vi darà modo di non incorrere in brutte sorprese.
SEGRETO n. 3: anche alcuni tipi di affitto d’azienda possono collocarsi nella tipologia dei contratti in franchising. Rientrano in questa casistica quei contratti stipulati da centri commerciali che chiedono, oltre all’affitto dei locali e delle attrezzature, anche delle royalties di conguaglio per la partecipazione a spese di comunicazione, marketing, allestimento del centro per festività, organizzazione di eventi periodici ecc.
Guida al Franchising – Scegliere e Avviare un’Attività in Affiliazione: Estratto tratto dall’e-book “Guida al franchising” di Giuseppe Amico (Bruno editore 2011).
Link per scaricare l’estratto: Guida al franchising
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