Quali i vantaggi? Quali i pericoli?
In questo articolo, il giornalista e studioso di I.A. Beppe Amico mette in risalto i vantaggi dell’intelligenza artificiale, segnalando anche i pericoli che potrebbero derivare da un cattivo utilizzo delle tecnologie legate a questo innovativo e futuristico settore dell’informatica.
L’intelligenza artificiale è una delle tecnologie più dirompenti di questi ultimi decenni. Possiamo affermare che essa sta letteralmente cambiando il modo in cui lavoriamo, pensiamo e viviamo. In molti settori sta già avendo un impatto tangibile e si prevede che nel prossimo futuro la sua influenza sarà ancora maggiore.
In poche parole, l’intelligenza artificiale è l’insieme di tecniche che consentono ai computer di svolgere compiti che, tradizionalmente, richiederebbero l’intervento dell’uomo. I campi in cui è possibile applicare questa tecnologia sono praticamente infiniti: dalla medicina alla finanza, dal marketing alla produzione industriale.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un vero e proprio boom dell’IA. Molte aziende hanno scoperto i vantaggi derivanti dall’utilizzo di algoritmi in grado di migliorare la produttività e la competitività delle loro attività. Anche i consumatori hanno beneficiato di questa evoluzione, grazie a servizi sempre più personalizzati e intelligenti come quelli offerti da Google, Amazon e Facebook.
Ma qual è il futuro dell’IA? Cosa ci riserva il prossimo futuro in questo specifico ambito? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Intelligenza artificiale e prossimo futuro – Introduzione
Prima di tutto partiamo da una definizione. L’intelligenza artificiale è considerata una branchia dell’informatica che si occupa di creare algoritmi e sistemi in grado di svolgere attività generalmente demandate all’intelletto umano, come il ragionamento, il problem solving, i vari tipi di linguaggio e la comunicazione.
Negli ultimi anni l’I.A. ha fatto molti progressi grazie all’avvento di potenti computer e alla disponibilità di vasti database di informazioni. Oggi l’I.A. è in grado di fare cose che fino a poco tempo fa sembravano impossibili, come vincere a scacchi o divertirsi con giochi multiplayer online, ed ancora guidare un’auto o tradurre un testo da una lingua all’altra, oppure effettuare diagnosi mediche e gestire le nostre finanze. Vista l’enorme posta in gioco rappresentata dal nostro futuro benessere, questo significa che dobbiamo essere pronti ai molteplici cambiamenti che ne deriveranno e fare in modo che l’I.A. sia utilizzata nel modo più responsabile possibile.
Il futuro dell’I.A. è tutto da scoprire, ma ci sono diversi scenari possibili. In un futuro più vicino potremmo vederla impiegata sempre più spesso nelle nostre professioni e nella nostra vita quotidiana, ad esempio per aiutarci a prendere decisioni o per mantenere i contatti con gli altri.
In un futuro più lontano l’I.A. potrebbe diventare così intelligente da superare l’uomo nelle proprie capacità cognitive e diventare una sorta di nuova specie dominante sulla Terra. Questo è un tema molto dibattuto fra gli scienziati e tanti analisti ritengono che qualcuno potrebbe cedere alla tentazione di farne un cattivo uso per dominare il mondo e sottomettere l’intera umanità al proprio potere dispotico e totalitario.
Qualunque sarà il futuro dell’I.A. è importante essere consapevoli dei suoi limiti e dei pericoli che ne potrebbero derivare dal suo smodato utilizzo.
Intelligenza artificiale e prossimo futuro
Entriamo nel vivo dell’argomento e cerchiamo di capire qualcosa di più di questa innovativa tecnologia. L’intelligenza artificiale è in definitiva un termine utilizzato per indicare la capacità di calcolo di un computer. In termini più semplici, si tratta della capacità di un computer di svolgere delle attività che, in passato, erano riservate agli esseri umani.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale può essere funzionale a molti settori. Nel campo militare, ad esempio, può essere impiegata per elaborare strategie e tattiche militari o addirittura per guidare veicoli senza pilota in situazioni di guerra.
Nel campo medico, invece, l’I.A. può essere utilizzata per diagnosticare e curare le malattie, sia nella fase preventiva che in quelle più critiche.
Come abbiamo precedentemente accennato, l’intelligenza artificiale può rivelarsi utile ma allo stesso tempo può costituire anche una minaccia per gli esseri umani se non viene controllata e gestita in modo appropriato e responsabile. Infatti, se i computer diventassero troppo intelligenti rispetto agli esseri umani, potrebbero prendere il controllo del mondo e mettere a rischio la sopravvivenza dell’umanità stessa.
Per questo motivo è importante che gli esseri umani e soprattutto le organizzazioni delegate allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, abbiano sempre il controllo sull’I.A., e sappiano utilizzarla in modo responsabile e consapevole.
E’ fuori dubbio che l’intelligenza artificiale, gli algoritmi e le tecnologie collegate verranno utilizzate sempre di più nei prossimi anni sia in ambito lavorativo che sociale. Tutto ciò sarà possibile soprattutto grazie ai progressi tecnologici sempre maggiori che si otterranno nel campo dell’informatica e delle telecomunicazioni. Si potrà comunicare, ottenere previsioni sul futuro e sulla scorta dei dati raccolti modificare il presente.
Ma a prescindere da ogni considerazione umana, in un futuro prossimo, l’I.A. sarà senz’altro in grado di offrire nuove opportunità per migliorare la produttività, la qualità della vita e la competitività delle aziende.
Intelligenza artificiale e prossimo futuro
I limiti dell’IA sono ancora ampiamente sconosciuti, ma i pericoli legati al suo utilizzo non devono essere sottovalutati. La sfida che dobbiamo affrontare oggi è quella di garantire un utilizzo responsabile della tecnologia, in modo da evitare che si verifichino eventuali abusi.
Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale è diventato un argomento molto discusso, sia tra gli esperti che tra il grande pubblico.
Molti sono i film e le serie tv che ne parlano e che mostrano scenari futuristici in cui l’uomo è assistito o sostituito dai robot.
In realtà l’intelligenza artificiale è già una realtà tangibile nella nostra vita quotidiana da alcuni anni; si pensi ai vari strumenti disponibili sul mercato e di cui ogni giorno facciamo uso per le nostre attività, come ad esempio gli assistenti vocali (Alexa e Google in particolare).
I limiti della tecnologia sono sempre più sottili e stanno scomparendo rapidamente. Ciò che fino a qualche anno fa era solo fantascienza, ora sta diventando realtà.
L’intelligenza artificiale però non riguarda solo i robot, ma anche tutte quelle applicazioni che permettono alle macchine di svolgere compiti che fino a poco tempo fa erano riservati unicamente all’uomo.
Tra i campi in cui l’intelligenza artificiale sta avendo un impatto maggiore c’è sicuramente quello della medicina.
I medici possono ora contare su strumenti sofisticati come potenti scanner che permettono di diagnosticare una malattia in modo molto preciso e tempestivo.
Inoltre, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, i medici possono ora prevedere il decorso di una malattia e formulare diagnosi più precise ed efficaci ai fine di una corretta terapia.
Gli algoritmi dell’intelligenza artificiale stanno diventando sempre più sofisticati e potranno presto svolgere un ruolo fondamentale nella nostra vita. In particolare, verranno utilizzati sempre più spesso per aiutarci a svolgere il nostro lavoro e a prendere decisioni importanti.
Tuttavia, nonostante i molti vantaggi che l’intelligenza artificiale può offrirci, ci sono anche alcuni pericoli che dobbiamo considerare. In particolare, c’è il rischio che tali tecnologie vengano utilizzate in modo scorretto o improprio, causando gravi danni. È importante quindi che comprendiamo bene come farci supportare dall’intelligenza artificiale cercando di capirne anche i suoi limiti, in modo da poterla utilizzare nel modo più efficace e produttivo possibile.
Intelligenza artificiale e prossimo futuro – I limiti dell’intelligenza artificiale
Come abbiamo visto, l’’intelligenza artificiale è una branca dell’informatica che si occupa della creazione di algoritmi in grado di analizzare e interpretare dati complessi, come quelli che provengono dai settori video e audio. E’ importante evidenziare che L’I.A. è in grado di apprendere e migliorare le proprie prestazioni nel tempo, grazie al cosiddetta “apprendimento automatico”.
Quello dell’intelligenza artificiale è un campo in continua evoluzione e i suoi progressi sono sempre più evidenti nella nostra vita quotidiana. Ad esempio, molti servizi online basati sulla raccomandazione utilizzano algoritmi di apprendimento automatico per personalizzare i contenuti che vengono mostrati agli utenti. Allo stesso modo, il riconoscimento vocale e visivo sta diventando sempre più preciso ed è già utilizzato da assistenti virtuali come Siri e Alexa.
Nonostante i grandi progressi fatti finora, l’intelligenza artificiale presenta ancora alcuni limiti. Uno dei maggiori problemi è legato alla mancanza di comprensione del contesto. Ad esempio, se chiedessimo a Siri di prenotare un tavolo in un ristorante, potrebbe non essere in grado di capire se intendiamo pranzare o cenare. Inoltre, l’I.A. ha difficoltà ad interpretare i sentimenti umani e in questo ambito non potrà mai sostituirsi all’uomo. Alcuni analisti ritengono tuttavia che sarà possibile in un prossimo futuro, forse fra qualche decennio, ottenere un’intelligenza artificiale “umanizzata”.
Intelligenza artificiale e prossimo futuro – Intelligenza artificiale: le sfide e i pericoli
Cosa succederà quando l’intelligenza artificiale diventerà parte della vita di tutti noi? Quali saranno i limiti e i pericoli di questa tecnologia? Sono domande importanti alle quali dovremmo cercare di dare risposta.
Qualche studioso afferma che la nostra vita futura sarà quasi totalmente permeata dall’intelligenza artificiale e se da una parte questo potrebbe costituire per l’umanità un grande passo avanti, dall’altra pone il rischio che l’I.A. possa diventare una dipendenza perniciosa fino al punto da farci perdere la nostra individualità.
Il libero arbitrio inteso come libera scelta consapevole non può certo essere discusso ed è un valore alla base della civiltà di tutti i popoli. Il rischio ventilato da alcuni studiosi prenderebbe corpo dal fatto che ogni nostra scelta, in un prossimo futuro, potrebbe essere presa, in modo anche arbitrario, dall’intelligenza artificiale che sostituendosi completamente alla nostre scelte ci rinchiuderebbe in un ruolo molto limitante. Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi anni.
L’intelligenza artificiale è comunque un campo in costante evoluzione e sono sempre di più gli esperti che sostengono che la sua diffusione potrà radicalmente cambiare in meglio il nostro modo di vivere e di lavorare.
Intelligenza artificiale e prossimo futuro – Alcune applicazioni dell’intelligenza artificiale
L’I.A. è già una realtà oltre che nelle ricerche mediche, anche nell’agricoltura, nella logistica e nella produzione industriale. E si stima che in futuro la diffusione di questa tecnologia sarà ancora maggiore.
Gli appassionati dell’intelligenza artificiale stanno valutando con grande interesse alcune applicazioni dell’I.A. nel campo della musica questa tecnologia è già molto evoluta e con pochi semplici input è possibile, nel giro di qualche secondo, ottenere una composizione musicale pilota dalla quale potremmo trarre spunto per realizzare un intero brano da utilizzare ad esempio per sonorizzare un video o per creare qualcosa di più sofisticato con l’apporto di ulteriori strumenti messi a disposizione dei musicisti.
Risultano utili e di grande supporto tutte quelle applicazioni tecnologiche che aiutano persone con deficit a svolgere una vita migliore. Ci riferiamo ad esempio a quelle strutture applicative come gli arti meccanici che espletano esattamente le medesime funzioni di quelli umani e che vengono sempre più utilizzati in campo medico.
Un’altra interessante applicazione dell’intelligenza artificiale è il mondo del marketing e dell’editoria. Gli scrittori a corto di idee per la trama dei loro romanzi possono fin d’ora fare affidamento su specifici strumenti che li mettono in grado di poter creare storie, effettuare ricerche o redigere articoli e comunicati stampa da utilizzare dentro e fuori la rete.
Anche i marketer, i copywriter e i consulenti di marketing possono trarre grande vantaggio dall’intelligenza artificiale. Con il supporto dell’I.A sono in grado di creare landing page (pagine di vendita), testi per l’e-mail marketing, per i funnel, per il lancio di prodotti, ecc.
L’I.A. permetterà alle macchine di svolgere sempre più compiti complessi, migliorando così la produttività delle imprese e offrendo nuove opportunità di lavoro. Ma potrà anche renderci meno autonomi e indipendenti – come abbiamo precedentemente affermato – mettendo a rischio alcune categorie di lavoratori. L’argomento è affrontato in un libro molto interessante sul tema dell’intelligenza artificiale, scritto da Yuval Noah Harari che oltre a cogliere gli aspetti positivi dell’I.A. ne evidenzia anche i limiti e i pericoli.
Gli algoritmi sono alla base delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale e si basano sull’apprendimento automatico, ovvero la capacità di apprendere dai dati forniti senza la necessità di essere programmati direttamente.
Intelligenza artificiale e prossimo futuro
Negli ultimi anni tutti i settori legati all’intelligenza artificiale hanno fatto enormi progressi e oggi siamo in grado di far svolgere alle macchine compiti che prima sembravano impossibili, come il riconoscimento vocale o la traduzione automatica di testi in altre lingue. In futuro queste tecnologie saranno ancora più diffuse ed entreranno nelle case di ciascuno di noi e potremmo utilizzarle in molti ambiti della nostra vita quotidiana, dal lavoro alla scuola e persino alla cura della nostra salute.
Ci sono però alcuni aspetti da tenere in considerazione riguardo all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Innanzitutto, come già osservato, bisogna considerare i limiti delle attuali tecnologie: essendo ancora molto “immature” dal punto di vista evolutivo, possono portare a errori che potrebbero avere conseguenze negative. In secondo luogo, bisogna tenere presente che l’apprendimento automatico si basa sull’utilizzo di dati, che devono essere accurati e affidabili.
L’intelligenza artificiale è senz’altro una delle tecnologie più promettenti per il futuro. Negli ultimi anni, l’I.A. ha fatto enormi passi in avanti sia nella ricerca che nell’applicazione pratica. Gli algoritmi di apprendimento automatico sono ormai in grado di svolgere una vasta gamma di compiti, dal riconoscimento vocale all’analisi dei dati medici.
In un futuro non troppo lontano, l’I.A. sarà in grado di svolgere moltissimi altri compiti, dall’assistenza personale agli investimenti finanziari, dalla risoluzione di problemi più o meno complessi al supporto ai bisogni della persona. Essa sarà sempre più presente nella nostra vita quotidiana: basti pensare che già oggi moltissimi di noi utilizzano assistenti virtuali come Siri o Cortana e che presto anche i nostri autoveicoli saranno guidati da sistemi di intelligenza artificiale.
Queste tecnologie portano con sé enormi opportunità, ma anche importanti interrogativi etici, bioetici e sociali. Come affronteremo il fatto che sempre più decisioni importanti verranno prese dalle macchine? Come garantiremo la privacy e la sicurezza dei dati che vengono raccolti dalle I.A.? Come eviteremo che le macchine “imparino” e replichino le nostre stesse discriminazioni? Sono quesiti importanti che la scienza non può certo ignorare.
“Nell’ordinamento italiano – leggiamo in una ricerca reperita in rete – la responsabilità civile è teleologicamente orientata all’identificazione di un soggetto che, cagionato un danno, sia tenuto a risarcirlo per riparare all’ingiusta lesione di un altrui interesse o diritto. La trasformazione del robot da mero “strumento” ad “agente” mette in crisi i profili tradizionali dell’illecito aquiliano, richiedendo, dunque, una scrupolosa indagine interpretativa circa gli strumenti che risultino più utili alla ricostruzione dell’attività posta in essere dal sistema intelligente e dei tratti della responsabilità che da tale attività può scaturire.[1]
Ci si domanda quindi se i robot eventualmente coinvolti in un contenzioso giudiziario debbano essere trattati alla stregua di una semplice cosa (una macchina computerizzata) o di esseri dotati di una qualche intelligenza in grado di discriminare se non addirittura di essere considerati allo stesso livello dell’essere umano.
Intelligenza artificiale e prossimo futuro
L’intelligenza artificiale verrà principalmente utilizzata per automatizzare i processi lavorativi e fornirci informazioni personalizzate; i campi di applicazione di questo tipo di tecnologia sono davvero tantissimi. Possiamo senz’altro affermare che ogni settore della nostra economia sarà coinvolto dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
E se finora abbiamo visto solo i benefici di questa tecnologia, è importante ancora ribadire che dobbiamo considerare con molta attenzione anche i rischi che potrebbero derivare da un’eventuale utilizzo improprio o indiscriminato dell’intelligenza artificiale. Ci sono infatti molti aspetti preoccupanti legati all’I.A., come la possibilità che vengano creati dei ‘Superintelligence’, cioè delle macchine dotate di un’intelligenza superiore a quella umana, in grado di sopraffarci.
Per questo motivo è importante informarsi e tenere d’occhio l’evoluzione dell’I.A., in modo da essere pronti a fronteggiarne eventuali pericoli.
Alcuni analisti molto autorevoli e preparati sull’argomento ne hanno parlato e fra questi vale la pena di citarne alcuni fra quelli più accreditati come Yuval Noah Harari che nel suo libro “Homo Deus” mette in guardia l’umanità dalle possibili insidie che potrebbero originarsi attraverso un uso improprio dell’intelligenza artificiale.
Un altro libro interessante che vale la pena di segnalare è senz’altro quello di John C. Lennox che pone in risalto soprattutto gli aspetti etici e morali derivanti da un cattivo utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Le pubblicazioni su questo argomento sono davvero tante. Di seguito ve ne proponiamo alcune tra quelle che ci sembrano più utili per comprendere in modo corretto cos’è l’intelligenza artificiale e come dovrebbe essere impiegata nei vari settori della nostra vita sociale, professionale e personale.
Intelligenza artificiale e prossimo futuro – Conclusione
Per concludere vi proponiamo un articolo molto interessante visibile in rete in cui si parla dell’intelligenza artificiale fin dai suoi esordi (c’è chi la fa risalire al 1956), in cui Alan Turing autore di un test molto famoso secondo il quale “una macchina poteva essere considerata intelligente se il suo comportamento, osservato da un essere umano, fosse considerato indistinguibile da quello di una persona”.
Nell’articolo si parla di un’intelligenza artificiale forte e di una debole ed è molto interessante osservare come “La teoria dell’Intelligenza Artificiale Forte sostiene che le macchine siano in grado di sviluppare una coscienza di sé. Questo paradigma è supportato dal campo di ricerca nominato Intelligenza Artificiale Generale, che studia sistemi in grado di replicare l’intelligenza umana”, mentre quella debole “ritiene possibile sviluppare macchine in grado di risolvere problemi specifici senza avere coscienza delle attività svolte. In altre parole, l’obiettivo dell’IA Debole non è realizzare macchine dotate di un’intelligenza umana, ma di avere sistemi in grado di svolgere una o più funzioni umane complesse” (fonte: https://blog.osservatori.net/it_it/storia-intelligenza-artificiale).
La scienza ritiene che rimanga per ora una mera utopia sperare di creare un’intelligenza artificiale forte perché risulterebbe assai complesso replicare un’I.A. con caratteristiche umane.
Solo la storia ci dirà che cosa accadrà nei prossimi decenni. Ma nel frattempo non mancano scenari distopici e fantastici nei quali l’evoluzione dell’I.A. sarà tale da surclassare quella umana, fino al punto da prenderne il sopravvento.
[1] Fonte: NICCOLÒ FILIPPO FRATTARI – ROBOTICA E RESPONSABILITÀ DA ALGORITMO. IL PROCESSO DI PRODUZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE (https://urly.it/3qsg6).
Intelligenza artificiale e prossimo futuro: articolo di Beppe Amico (giornalista e studioso di intelligenza artificiale).
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