E’ finalmente disponibile il secondo capitolo della trilogia di Anna Amico: “Geppiné – eravamo quasi felici – II° capitolo – diario 1944-1957”
Dopo l’ottimo riscontro del primo volume, arriva il secondo capitolo di “Geppiné”, che porta il lettore nel cuore dell’immediato dopoguerra attraverso gli occhi della protagonista, che ora tutti chiamano Geppina. La giovane donna, ormai cresciuta, annota ancora sul suo diario i cambiamenti della Napoli del dopoguerra, le difficoltà ma anche le speranze di un Paese che cerca di rinascere dalle macerie di un conflitto assurdo.
Geppiné – eravamo quasi felici – II° capitolo
“Il Diario di Geppiné” non è solo un documento storico, ma una finestra sull’animo femminile di quegli anni. Il libro ci accompagna nei pensieri più intimi di Geppina, che riflette sul clima di ricostruzione nazionale, l’avvento della Repubblica Italiana e le sfide quotidiane della sua famiglia e della comunità napoletana.
Con estrema delicatezza, l’autrice ci mostra la vita di una giovane donna che, tra sogni e difficoltà, coltiva la sua passione per la lettura e la poesia. Il diario diventa lo strumento attraverso cui Geppina racconta i suoi sentimenti più profondi, inclusi i primi amori, e la sua devozione per Paolo, l’uomo che la conquisterà definitivamente, dopo una breve relazione sentimentale con Giuseppe, il suo primo fidanzato, che però non ebbe un esito felice e venne ben presto interrotta.
Geppiné – eravamo quasi felici – II° capitolo
La narrazione si chiude con un evento chiave: il matrimonio tra Geppina e Paolo, celebrato a Napoli nel 1957. Un momento che suggella non solo la storia d’amore tra i due protagonisti, ma anche un’epoca di cambiamenti, speranze e nuovi inizi per l’Italia.
Questo secondo volume si inserisce perfettamente nel contesto della trilogia, offrendo ai lettori uno spaccato affascinante della Napoli del dopoguerra, resa viva dalle riflessioni intime e poetiche della sua protagonista. “Il secondo capitolo del Diario di Geppiné” è un’opera che tocca l’anima, capace di emozionare e far riflettere su come l’amore e la cultura possano essere i motori principali per affrontare anche i momenti più difficili della vita.
Geppina, con la sua forza, la sua dolcezza e la sua determinazione, rappresenta un esempio di resilienza e speranza, incarnando i valori e i sogni di una generazione che ha vissuto il dolore della guerra, ma che ha saputo guardare al futuro con coraggio e determinazione.
L’autrice ha saputo catturare con autenticità la voce di una donna comune che vive in un tempo straordinario, rendendo “Il Diario di Geppiné – eravamo quasi felici” un testo universale, capace di parlare a tutte le generazioni.
Geppiné – eravamo quasi felici – II° capitolo
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