È bene mettere subito in chiaro che l’autore di un romanzo è colui che lo scrive e non chi narra le vicende dei vari personaggi.
Chi narra può essere l’autore se il racconto è in prima persona, ma può essere un soggetto diverso se la narrazione è in terza persona.
Facciamo qualche esempio concreto:
Narrazione in terza persona. “Luca aveva fatto tardi all’appuntamento con Sonia, perché aveva trovato tutti i semafori rossi e come se ciò non bastasse si era anche imbattuto in un blocco stradale. La locale questura aveva sguinzagliato alcune pantere della polizia per dare la caccia ad un rapinatore che alcune ore prima aveva svaligiato la succursale della banca cittadina”.
In questo tipo di narrazione è come se l’autore fosse guidato da immagini che un’altra persona gli ha mostrato (ad esempio un cameraman che ha filmato una serie di eventi che poi l’autore ha riproposto in prosa con il suo stile narrativo).
Lo stile della narrazione
Narrazione in prima persona. “Non mi feci troppi scrupoli e decisi di alzare il tono della conversazione, cercando di carpire l’attenzione con argomentazioni convincenti. Non potevo fare altro e non avrei nemmeno potuto sperare di meglio visto che la situazione era ormai quasi del tutto compromessa e il rischio di perdere quel cliente era un fatto concreto, la realtà di ogni attimo”.
Qui l’autore è il protagonista della vicenda ed è lui a decidere le azioni di ciascun personaggio. Non vede delle immagini descrivendole ma vive gli eventi in interazione con gli altri personaggi dell’azione.
Lo stile della narrazione
Questi due esempi non riguardano lo stile narrativo dell’autore o del narratore, bensì la dinamica delle azioni narrate.
Lo stile descrittivo cambia da scrittore a scrittore e dipende dall’educazione, dai fattori sociali, dalla cultura, dalla nostra estrazione, dai gusti personali, ecc.
Lo stile di ciascun scrittore può essere altamente personalizzato, come ad esempio nel caso di Charles Dickens che si riconoscerebbe tra mille autori, oppure del tutto anonimo ed impersonale come quello di un giornalista che riferisce eventi di cronaca senza metterci nulla di suo, attenendosi ai puri fatti.
Gli insegnanti di scrittura sono concordi inoltre nel ritenere che la semplicità della narrazione è quella che funziona meglio nella descrizione degli eventi di un racconto. Frasi brevi e vocaboli semplici, facilmente interpretabili e in cui ciascun lettore può riflettersi. Questo è il segreto per non annoiare e per rendere la scrittura più fluida e coinvolgente.
Ne è un esempio anche il fortunatissimo “Cinquanta sfumature di grigio” che utilizza proprio questa tecnica.
Lo stile della narrazione: di Alan Revolti (Consulente ed editor della piattaforma ProfessioneScrittore).
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